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Pasquino al cinema

  • gmattiello8
  • 7 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 22 mar



"Nell'anno del Signore" è un film del 1969 diretto da Luigi Magni, ambientato nella Roma del 1825 durante il pontificato di Leone XII. È un'opera che mescola storia, satira e dramma, con una forte critica al potere papale e alla repressione politica.

La storia si ispira a fatti realmente accaduti: l'esecuzione capitale di due carbonari nella Roma papalina nei primi anni della Restaurazione.

Si tratta del primo film d'una trilogia ideale del cineasta romano, proseguita con In nome del Papa Re (1977) e In nome del popolo sovrano (1990), incentrata sul tema del rapporto tra il popolo e l'aristocrazia romana con il potere pontificio, contestualmente ai turbolenti avvenimenti del periodo risorgimentale.

Il film registrò un ottimo successo al botteghino, risultando campione d'incassi assoluto in Italia nella stagione 1969-70 con un ricavato di 3.218.000.000 di lire.


L'indimenticabile Nino Manfredi vinse Il David di Donatello e il Nastro d'Argento come miglior attore protagonista. La colonna sonora fu composta dal maestro Armando Trovajoli.


Il Cast principale fu formato da :


Nino Manfredi – Pasquino, il ciabattino che affigge le satire

Enrico Maria Salerno – Il cardinale Rivarola, il principale antagonista

Claudia Cardinale – Giuditta, la giovane ebrea

Ugo Tognazzi – Mastro Titta, il boia

Renaud Verley – Leonida Montanari, il carbonaro

Robert Hossein – Angelo Targhini, il carbonaro


Insomma...non proprio noccioline, d'altronde...


" 'r caffe' e' 'n piacere....senun'e' bbono...macche' piacere e' ? "...


I riferimenti storici e culturali presenti nel film richiamano le gesta delle Pasquinate e del suo autore.

Il film è volutamente ambientato durante il pontificato di Papa Leone XII, un periodo segnato da una forte repressione politica contro i movimenti liberali e carbonari.

I due giovani carbonari condannati a morte nel film sono ispirati a Angelo Targhini e Leonida Montanari, realmente giustiziati nel 1825 per aver tentato di uccidere una spia del regime papalino.


Menzione a parte spetta a Mastro Titta, il boia ufficiale dello Stato Pontificio, interpretato da Ugo Tognazzi, basato su una figura storica reale: Giovanni Battista Bugatti, che eseguì condanne a morte per oltre 68 anni...

....e che fu vicino di casa di mio nonno quand'era bambino....raccontava lui una vita fa'...


" ...Chi se raccomanna e' 'n boia..." si dice a Roma a chi raccomanda qualcosa a qualcuno...

....dalla celebre e ricorrente frase tuonante durante le esecuzioni pubbliche...

..." ...Raccomannate l'anema ar Signore ..."


Il personaggio di Cornacchia/Pasquino (Nino Manfredi) infine richiama la tradizione delle "pasquinate" e delle satire anonime.

E' un calzolaio apparentemente remissivo, ma in realtà e' un intellettuale dissidente che diffonde satire contro il potere papalino.

Alla fine del film Cornacchia rivela la sua vera identità di Pasquino, il famoso autore delle satire affisse per le strade di Roma. Tuttavia, non viene arrestato direttamente: riesce a fuggire, lasciando intendere che continuerà la sua opera di resistenza attraverso la parola.


Questa conclusione è coerente con la tradizione storica delle pasquinate, che erano anonime e spesso attribuite a più autori. Il personaggio di Pasquino rappresenta la voce del popolo oppresso, destinata a sopravvivere nonostante la repressione.



Anche se ambientato nel XIX secolo, il film contiene allusioni alla situazione politica dell'Italia contemporanea (anni '60), caratterizzata da tensioni sociali e lotte per la libertà.

La figura di Pasquino rappresenta proprio l'intellettuale ribelle che, pur non imbracciando le armi, combatte con la parola e l'ironia.

Il film mostra una popolazione divisa tra paura, rassegnazione e voglia di ribellione, un ritratto che può essere visto come una metafora della società italiana.


"Nell'anno del Signore" è più di un film storico: è una riflessione sull’eterna lotta tra oppressione e libertà, tra potere e resistenza. Magni usa il passato per parlare del presente, rendendo il film ancora oggi attuale e potente.


Roma, li 02/01/2025

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